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Le interruzioni del Mar Rosso fanno lievitare i costi di trasporto, l’impatto sull’inflazione rimane contenuto

Goldman Sachs discute l’impatto sull’inflazione

Secondo Goldman Sachs, sebbene l’impennata dei costi di spedizione internazionali abbia sollevato preoccupazioni sull’inflazione, si prevede che l’impatto rimarrà moderato. L’inflazione negli Stati Uniti si è raffreddata rispetto ai massimi di quattro decenni, ma si teme che i prezzi possano salire a causa degli attacchi dei militanti legati all’Iran.

Preoccupazioni per la pressione sui prezzi e il potenziale reindirizzamento

Gli analisti hanno avvertito che le pressioni sui prezzi potrebbero riemergere mentre le aziende multinazionali dirottano le loro navi lontano dal Canale di Suez per evitare attacchi. Sono state invece scelte rotte di viaggio più lunghe, il che potrebbe portare a rinnovate preoccupazioni sull’inflazione.

La prospettiva di Goldman Sachs

In una nota pubblicata lunedì, gli strateghi di Goldman Sachs, guidati da Jan Hatzius, hanno sottolineato il significativo aumento delle tariffe di nolo per le navi che viaggiano dall’Asia all’Europa, che sono aumentate del 350%. Coloro che si sono spostati dall’Asia agli Stati Uniti hanno visto un balzo del 100%. Nonostante ciò, Goldman Sachs sostiene che ci sono due ragioni principali per cui è improbabile che l’inflazione dei beni registri un aumento significativo.

Motivo 1: l’attuale picco di spedizioni si verifica in un contesto macroeconomico benigno

Goldman Sachs sottolinea che l’impennata dei costi di spedizione non è accompagnata dalla chiusura delle fabbriche o da un aumento della domanda, a differenza della situazione alla fine della pandemia, quando l’inflazione dei beni è aumentata alle stelle. Gli strateghi ritengono che l’aumento attuale non abbia l’amplificazione delle pressioni sui costi vista in precedenza.

Motivo 2: i costi di trasporto internazionale rappresentano una piccola quota dei beni di consumo

Goldman Sachs sottolinea inoltre che i costi di trasporto internazionale rappresentano in media solo circa l’1,5% dei beni di consumo finale. Pertanto, anche con un aumento del 100% dei costi del trasporto marittimo, l’inflazione dei beni core aumenterebbe solo di circa 0,4 punti percentuali, e l’inflazione core complessiva aumenterebbe di circa 0,1 punti percentuali. In uno scenario estremo in cui i costi vengono interamente trasferiti ai consumatori, l’inflazione su base annua potrebbe aumentare di 0,2 punti percentuali.

Previsioni Goldman Sachs

Le previsioni di base di Goldman Sachs prevedono che l’aumento dei costi di spedizione indotto dal Mar Rosso farà aumentare l’inflazione core globale di circa 0,1 punti percentuali nel 2024. Si prevede che l’impatto sarà maggiore in Europa rispetto agli Stati Uniti.


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