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Preoccupazioni degli investitori sull’impatto delle elezioni del 2024: i dati storici offrono rassicurazioni

Un sondaggio rivela i sentimenti degli investitori

Un recente sondaggio condotto da Janus Henderson Investors, che ha coinvolto 1.000 investitori con almeno 250.000 dollari in asset investibili, fa luce sui sentimenti degli investitori riguardo alle elezioni presidenziali del 2024. Dall’indagine è emerso che il 49% degli intervistati ha espresso notevole preoccupazione per l’impatto delle elezioni sui propri portafogli. In confronto, il 35% era molto preoccupato per l’inflazione, il 29% per una recessione e il 27% per l’aumento dei tassi di interesse.

È interessante notare che l’indagine ha rivelato anche un divario generazionale nelle preoccupazioni degli investitori. Circa il 69% della generazione Silent (di età pari o superiore a 78 anni) ha dichiarato di essere “molto preoccupato” per le elezioni presidenziali americane del 2024, mentre solo il 37% dei Millennial (di età compresa tra 27 e 42 anni) condivide lo stesso livello di preoccupazione. Questa discrepanza generazionale potrebbe essere attribuita agli investitori più anziani che monitorano attentamente gli sviluppi politici e si preoccupano della volatilità del mercato a breve termine che incide sui loro risparmi pensionistici. Al contrario, gli investitori più giovani potrebbero dare priorità alla crescita professionale e alla gestione del debito, che sono meno sensibili alle influenze politiche.

Rendimenti storici del mercato

In questo contesto di crescente disagio, è fondamentale per gli investitori rivedere i rendimenti storici del mercato durante le passate elezioni presidenziali. Questi dati forniscono informazioni dettagliate sulla risposta del mercato ai periodi di cambiamento politico e offrono una prospettiva più ampia su modelli e tendenze che potrebbero verificarsi nel 2024.

Contrariamente alla credenza popolare, le tendenze storiche dell’S&P 500 durante i cicli elettorali dimostrano casi in cui il mercato non solo ha resistito alle transizioni politiche, ma ha anche mostrato resilienza e generato rendimenti favorevoli nonostante le incertezze. L’analisi della performance dell’S&P 500 dal 1937 al 2022 rivela un rendimento medio annuo del 9,9% durante gli anni delle elezioni presidenziali e del 12,5% durante gli anni non elettorali.

Inoltre, la ricerca sulla performance del mercato basata sul controllo dei partiti politici indica che anche durante i periodi di Congresso diviso, i rendimenti dell’S&P 500 non hanno subito fluttuazioni significative. Sotto un presidente democratico e un governo diviso, il rendimento medio annuo era pari al 15,9%, mentre sotto un presidente repubblicano e un governo diviso era del 9,4%. Allo stesso modo, sotto il governo unificato, il rendimento medio annuo era dell’11,5% sotto un’amministrazione democratica e del 16,1% sotto quella repubblicana. Questi risultati suggeriscono che la performance del mercato non è dettata esclusivamente dalle affiliazioni ai partiti politici o da un governo diviso in modo diretto e prevedibile.

È importante notare che la relazione tra eventi politici e movimenti del mercato azionario è più complessa di un semplice scenario di causa-effetto. I dati storici indicano che l’S&P 500 ha mostrato performance più positive che negative durante gli ultimi anni elettorali, sottolineando ulteriormente la natura complessa di questa relazione.

Considerare altre variabili

Sebbene le elezioni e gli eventi politici contribuiscano al comportamento del mercato, numerose altre variabili possono influenzare i portafogli nel 2024. Alcuni settori, come quello sanitario o tecnologico, potrebbero reagire in modo più forte ai risultati elettorali o ai cambiamenti politici. Pertanto, gli investitori dovrebbero adottare una strategia di investimento globale che vada oltre le preoccupazioni legate alle elezioni e si allinei strettamente con indicatori economici più ampi. Questo approccio consentirà loro di affrontare con sicurezza qualsiasi reazione o fluttuazione del mercato a breve termine. Un portafoglio ben diversificato fornisce la resilienza necessaria di fronte all’incertezza, consentendo agli investitori di affrontare il 2024 con un senso di preparazione.


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