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L’inflazione all’ingrosso del Giappone rallenta con il calo dei prezzi di carburante e materie prime

Prospettive della Banca del Giappone

Secondo i dati diffusi martedì, l’inflazione all’ingrosso del Giappone ha registrato un significativo rallentamento a novembre, attribuito al calo dei prezzi del carburante e delle materie prime. Questo sviluppo indica una riduzione della pressione sui costi all’interno della terza economia mondiale. La Banca del Giappone riconosce che l’inflazione guidata dalle materie prime si dissiperà gradualmente e sposta la sua attenzione sulla domanda interna se sarà abbastanza forte da consentire alla banca centrale di eliminare gradualmente le misure di stimolo.

L’indice dei prezzi dei beni aziendali (CGPI), che misura i prezzi che le aziende si applicano reciprocamente per beni e servizi, ha registrato un aumento dello 0,3% a novembre rispetto all’anno precedente. Questa cifra supera la previsione mediana del mercato di un aumento dello 0,1%. Vale la pena notare che si tratta dell’undicesimo mese consecutivo di rallentamento da dicembre dello scorso anno, quando l’inflazione all’ingrosso raggiunse il 10,6%.

Sebbene il rallentamento possa essere attribuito, in parte, al confronto con il significativo aumento dei costi delle materie prime dell’anno precedente, alcuni analisti prevedono che i prezzi all’ingrosso inizieranno a diminuire a partire da dicembre a causa del continuo calo dei prezzi del petrolio e del recente apprezzamento dello yen. Inoltre, considerando le proiezioni economiche, l’andamento dei prezzi e i movimenti del mercato valutario, esiste la possibilità che la Banca del Giappone adotti un atteggiamento più cauto riguardo alla normalizzazione della sua politica monetaria accomodante.

L’inflazione all’ingrosso come indicatore

L’inflazione all’ingrosso è attentamente monitorata dalla Banca del Giappone in quanto funge da indicatore anticipatore dei movimenti dei prezzi al consumo. Nonostante l’inflazione al consumo abbia superato l’obiettivo del 2% da più di un anno, la Banca del Giappone sottolinea la necessità di mantenere la sua politica monetaria estremamente espansiva finché gli aumenti dei prezzi non saranno guidati da una forte domanda interna e accompagnati da una sostanziale crescita dei salari.


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