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Mercati globali in subbuglio: le preoccupazioni sull’inflazione fanno crollare le azioni

Borse asiatiche: Hang Seng, Shanghai Composite e Nikkei 225

L’indice Shanghai Composite è aumentato dello 0,5%, mentre il Nikkei 225 di Tokyo è sceso dell’1%. Nel frattempo, l’Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,5%. Il Kospi è sceso dello 0,7% a Seul, mentre l’S&P/ASX 200 di Sydney è sceso dello 0,3%. Le azioni sono diminuite anche in Nuova Zelanda, Taiwan e Singapore, sebbene siano aumentate a Jakarta.

Preoccupazioni per l’inflazione globale

La Federal Reserve potrebbe allentare i suoi tentativi di frenare l’attività aziendale e le assunzioni se ci sono segnali di diminuzione della pressione al rialzo sui prezzi statunitensi, che i trader sperano di vedere nelle statistiche sull’inflazione in uscita martedì. Una buona lettura, tuttavia, potrebbe supportare i piani per mantenere alti i tassi e forse portare a un possibile rialzo.

Un grande impatto sugli asset di rischio potrebbe derivare da un’inflazione elevata, secondo Stephen Innes di SPI Asset Management.

Risultati di Wall Street

L’indice S&P 500 ha perso l’1,1% questa settimana, il peggior calo settimanale da dicembre, anche se venerdì è aumentato dello 0,2% a 4.090,46. Il Nasdaq è sceso di meno dello 0,1% a 11.718,12, mentre il Dow Jones Industrial Average è aumentato dello 0,5% a 33.869,27.

A seguito del commento di Powell secondo cui c’è ancora molta strada da fare prima di raggiungere l’obiettivo del 2% di inflazione, la previsione di Wall Street su quanto in alto la Fed potrebbe aumentare i tassi è stata rivista. L’incertezza è stata aumentata anche dalla revisione dell’inflazione di dicembre da parte del governo degli Stati Uniti allo 0,1% rispetto al mese precedente, in aumento rispetto alla stima precedente di un calo dello 0,1%, e al numero rivisto di novembre.

I dati in uscita martedì dovrebbero rivelare che i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5% a gennaio rispetto al mese precedente.

Rendimenti obbligazionari e proiezione degli utili

Mentre il rendimento del titolo del Tesoro a due anni è aumentato al 4,50%, raggiungendo quasi il livello più alto da novembre, il rendimento del titolo del Tesoro a 10 anni è salito al 3,73% venerdì.

Secondo gli strateghi del Credit Suisse, gli analisti azionari hanno ridotto del 4,5% le proiezioni sugli utili del primo trimestre per le aziende S&P 500 a causa dell’impatto dell’inflazione e della debole crescita economica.

Il greggio USA di riferimento è sceso di 75 centesimi a 78,97 dollari al barile sui mercati dell’energia, mentre il greggio Brent, il punto di riferimento per il commercio mondiale di petrolio, è sceso di 71 centesimi a 85,68 dollari al barile a Londra.


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