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Tasso di cambio dell’euro: mentre il PIL del Regno Unito perde, EUR sotto pressione e GBP relativamente forte

Nonostante alcune osservazioni aggressive da parte dei membri della BCE, l’euro è in ribasso rispetto al dollaro USA e alla sterlina.

Nonostante alcuni rapporti deboli, la sterlina sta ancora andando bene.

Nonostante il pessimo -0,5% del PIL, la BoE è probabilmente più preoccupata per gli indicatori di inflazione.

Questa settimana ha visto un calo della propensione al rischio a seguito di inversioni di mercato azionarie drasticamente inferiori giovedì e all’inizio degli scambi di venerdì. Questo è vero anche se i portavoce della Fed hanno intensificato il loro appello alla disinflazione e si sono presentati come accomodanti, mentre i membri della BCE hanno aumentato il loro linguaggio da falco. L’EUR/USD mantiene ancora il suo supporto a 50 giorni lavorativi intorno a 1,071, ma a febbraio è sceso di quasi il 3% e sembra più debole di quanto non fosse da un po’ di tempo.

Pressione su EURUSD

Una delle poche valute che beneficia ancora di una banca centrale aggressiva è l’euro, e la BCE non sta cambiando rotta come molte altre. La riunione della BCE della scorsa settimana è stata un po’ deludente poiché il messaggio non è stato così aggressivo come alcuni avevano sperato, ma è evidente che ci saranno ulteriori aumenti e i dati sull’inflazione di questa settimana dalla Germania hanno rafforzato la necessità di un ulteriore inasprimento.

I dati sull’inflazione tedesca sono serviti a ricordare all’eurozona che la BCE è impegnata in una lunga battaglia contro l’inflazione.
A partire da marzo, la banca ridurrà gradualmente il suo bilancio di 7,9 trilioni di euro di circa 15 miliardi di euro al mese fino alla fine del secondo trimestre. Tuttavia, questo potrebbe essere aumentato e l’appello dell’austriaco Holzmann affinché la BCE “mostri le sue zanne” potrebbe significare accelerare il programma QT.

I reinvestimenti verrebbero completamente interrotti entro la fine dell’anno, ma il mercato lo prevede già, il che renderebbe le circostanze finanziarie molto più tese. Questa settimana, poiché l’euro ha continuato a diminuire, abbiamo visto che le dichiarazioni sul bilancio possono avere solo un impatto limitato. Sebbene l’EUR/USD mantenga il supporto a 1,07, il ribasso su buone notizie è spesso un presagio ribassista e la prolungata tendenza al rialzo potrebbe essere vicina alla sua conclusione.

La sterlina è incoraggiata

La sterlina è riuscita a mostrare una modesta forza relativa questa settimana nonostante i dati deludenti, praticamente esattamente l’opposto di quanto è accaduto con l’euro.

Il calo mensile del PIL di giovedì è stato peggiore del previsto, a -0,5% contro -0,3%. Parte di questo calo può essere attribuito agli scioperi, ma è evidente che l’economia del Regno Unito sta lottando e si prevede che questo persisterà nel primo trimestre e forse nel secondo trimestre. Ciò implica che potrebbe ufficialmente iniziare una recessione, il che è una cattiva notizia per la sterlina ma potrebbe non avere un grande impatto sulle scelte politiche della BoE perché la battaglia contro l’inflazione potrebbe superare qualsiasi crescita occasionale dello 0,2%. La decisione della banca di alzare nuovamente i tassi potrebbe dipendere dalle statistiche sui salari e sui prezzi pubblicate la prossima settimana.


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