u-s-consumer-prices-for-december-were-revised-up

I prezzi al consumo negli Stati Uniti per dicembre sono stati rivisti al rialzo.

WASHINGTON, 10 FEBBRAIO. Il potenziale di letture dell’inflazione più elevate nei prossimi mesi, secondo alcuni analisti, è stato aumentato dal fatto che i prezzi mensili al consumo negli Stati Uniti sono aumentati a dicembre anziché diminuire come originariamente previsto e che anche i dati dei due mesi precedenti sono stati rivisti al rialzo.

Secondo gli aggiustamenti annuali dei dati CPI del Dipartimento del Lavoro, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,1% a dicembre anziché diminuire dello 0,1% come indicato nel rapporto del mese precedente. A seguito di revisioni più ampie dei dati di novembre, l’IPC è aumentato dello 0,2% anziché dello 0,1% previsto in precedenza. Il CPI è aumentato dello 0,5% in ottobre rispetto all’aumento dello 0,4% riportato in precedenza.

I fattori di aggiustamento stagionale ricalcolati, il modello utilizzato dal governo per rimuovere i cambiamenti stagionali dai dati, sono stati la causa degli aggiustamenti.

Questa routine annuale, svolta dal Bureau of Labor Statistics del Department of Labor, copre i dati da gennaio 2018 a dicembre 2022.

Secondo Daniel Silver, economista di JPMorgan a New York, “nel complesso, non vediamo grandi ramificazioni per la nostra previsione dell’inflazione derivanti dalle componenti stagionali riviste”.

L’IPC è aumentato dello 0,4% a dicembre rispetto allo 0,3% riportato in precedenza, escludendo la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici. Il cosiddetto core CPI è aumentato dello 0,3% a novembre rispetto alla precedente stima dello 0,2%, secondo i dati aggiornati.

La percentuale di alloggi nel CPI è aumentata dal 43,008% al 44,383%. Dal 17,737% al 16,744% del CPI, il trasporto è ora una componente importante. Il peso del cibo è diminuito dal 13,867% al 13,531%.

Un sondaggio Reuters tra esperti prevede che i dati in uscita martedì mostreranno sia l’IPC di base che quello complessivo in aumento dello 0,4% a gennaio.

La Federal Reserve ha adottato una politica monetaria aggressiva in risposta all’aumento dell’inflazione, alzando il tasso ufficiale di 450 punti base dallo scorso marzo, da quasi zero a un intervallo compreso tra 4,50% e 4,75%.


Pubblicato

in

,

da

Tag: