Mercoledì, con il calo delle azioni statunitensi, il tasso di cambio da sterlina a dollaro (GBP/USD) è sceso ai minimi intorno a 1,2050.
Giovedì la coppia GBP/USD è tornata oltre 1,2100 con massimi a 1,2140, poiché vi sono stati forti acquisti sui ribassi mentre il dollaro USA è sceso al ribasso.
Le prime negoziazioni hanno visto l’indice FTSE 100 del Regno Unito raggiungere un nuovo massimo con l’aumento della propensione al rischio.
Prima di un piccolo pullback, il tasso di cambio GBP/EUR ha raggiunto i massimi settimanali di 1,1280.
Il dollaro scende
Dopo aver raggiunto i massimi intraday di 103,20, giovedì l’indice del dollaro è sceso a 102,65.
I funzionari della Federal Reserve hanno continuato a usare un linguaggio generalmente aggressivo, suggerendo che i tassi di interesse potrebbero aumentare di molto oltre il 5,00%. Tuttavia, i mercati continuano a sperare in un ulteriore miglioramento netto dell’inflazione, che consentirebbe una riduzione dei tassi nel corso dell’anno. Di conseguenza, gli investitori hanno acquistato azioni quando sono in ribasso.
Si prevede un momento di consolidamento del mercato, secondo ING. “Riteniamo che un ambiente di trading più paziente potrebbe tornare dopo l’atteggiamento propenso al rischio di questa mattina e persistere fino al cruciale rapporto sull’inflazione statunitense di martedì”, ha affermato la società.
I prezzi delle case sono in calo, secondo RICS Perspective
Inoltre, l’indicatore dell’interesse degli acquirenti è sceso a -47, il livello più basso dall’ottobre 2022.