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La London Metal Exchange studia l’espansione di Hong Kong per entrare nel mercato cinese

Sfide e opportunità nell’espansione in Cina

L’espansione della rete di magazzini dell’LME in Cina ha dovuto affrontare sfide dovute alle normative cinesi e alla resistenza del concorrente locale, Shanghai Futures Exchange (ShFE). Tuttavia, la recente pressione sugli scambi cinesi affinché innovino ed espandano in tutta l’Asia ha portato dei cambiamenti. ShFE sta valutando la possibilità di espandere la propria rete di stoccaggio dei metalli oltre i confini della Cina, mentre LME prevede di lanciare nuovi contratti sui metalli utilizzando i prezzi della Borsa di Shanghai.

Al momento, l’LME approva l’ubicazione dei magazzini in paesi con consumo e importazione significativi di metalli industriali. Le importazioni di rame e alluminio di Hong Kong rappresentano solo una frazione dell’offerta globale, il che la rende meno attraente sotto questo aspetto. L’LME afferma nella sua presentazione che Hong Kong non è un tipico centro di stoccaggio di metalli di base e attualmente non riceve afflussi significativi di metallo a causa della presenza di porti vicini più economici.

All’interno della rete asiatica esistente dell’LME, buone località di consegna includono porti di Taiwan, Corea del Sud e Malesia, che offrono opzioni di stoccaggio più convenienti rispetto a Hong Kong. Anche Singapore fa parte della rete LME, ma è relativamente più costosa e funge principalmente da luogo di transito. Gli affitti a Hong Kong sono motivo di preoccupazione, con costi potenziali che raggiungono fino a quattro volte l’affitto massimo addebitato dai magazzini nel sistema LME. L’LME lo riconosce riconoscendo che gli affitti dei magazzini dovrebbero essere sovvenzionati dal governo di Hong Kong per renderli un’opzione commercialmente valida.

Ulteriore sostegno da parte del governo di Hong Kong potrebbe includere la concessione dello status doganale di “fast track” per i metalli recentemente garantito dall’LME attraverso il confine continentale. Reuters ha contattato il governo di Hong Kong e HKEx per un commento, ma le risposte non sono state fornite immediatamente.


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