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Gli agricoltori francesi bloccano le strade e chiedono un’azione del governo contro i problemi economici

I disordini si diffondono vicino a Parigi

Giovedì le proteste degli agricoltori francesi si sono avvicinate a Parigi, mentre convogli di trattori hanno bloccato le strade in varie regioni del paese. Queste manifestazioni hanno lo scopo di esercitare pressioni sul governo affinché agisca per proteggere l’influente settore agricolo dalla concorrenza straniera, dalla burocrazia, dall’aumento dei costi e dai bassi livelli di reddito per i produttori in difficoltà.

Il governo deve affrontare la prima grave crisi

Le manifestazioni, che hanno causato disagi al traffico e barricate di balle di paglia, rappresentano la prima grande crisi per il neo primo ministro Gabriel Attal. Il presidente Emmanuel Macron spera che la nomina di Attal due settimane fa possa infondere nuova energia all’amministrazione.

Opportunismo politico e gioco della colpa

I leader dell’opposizione, tra cui la leader di estrema destra Marine Le Pen, stanno approfittando delle proteste degli agricoltori per criticare il governo Macron in vista delle imminenti elezioni europee di giugno. Il partito Rassemblement National di Le Pen sta attualmente ottenendo ottimi risultati nei sondaggi e attribuisce le difficoltà economiche degli agricoltori agli accordi di libero scambio, alle importazioni e alla burocrazia.

I manifestanti marciano verso Parigi

L’agricoltore David Lavenant ha espresso l’evoluzione delle proteste affermando: “Ci stiamo avvicinando progressivamente a Parigi”. Le autostrade gestite da Vinci hanno segnalato blocchi su 14 autostrade, con interruzioni su altre. Benoit Mazure, rappresentante regionale dell’influente sindacato agricolo FNSEA, ha dipinto un quadro desolante della situazione finanziaria degli agricoltori, affermando: “Non è necessario un disegno per immaginare come sono i nostri bilanci”.

Determinazione e richieste

I leader della protesta hanno sottolineato che gli agricoltori esamineranno attentamente le misure attese dal governo, che dovrebbero essere annunciate venerdì, prima di decidere sui passi successivi. “La determinazione è totale”, ha dichiarato Arnaud Rousseau, presidente della FNSEA.

Il presidente della Commissione europea cerca soluzioni

A Bruxelles, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha aperto un gruppo di discussione per affrontare le questioni sollevate dagli agricoltori. Nella speranza di trasformare il settore agricolo, von der Leyen riconosce le crescenti sfide affrontate dagli agricoltori, tra cui la concorrenza dall’estero, l’eccessiva regolamentazione interna, il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e il declino demografico.

Le proteste si estendono oltre la Francia

I disordini tra gli agricoltori si sono diffusi oltre i confini della Francia, con proteste che si sono verificate in Germania, Paesi Bassi, Polonia e Romania nelle ultime settimane. Le lamentele di questi agricoltori evidenziano le preoccupazioni diffuse all’interno del settore agricolo in tutto il blocco delle 27 nazioni.


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