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Il dollaro pesa mentre i mercati attendono un potenziale cambiamento nella politica monetaria della BOJ

Euro e sterlina restano stabili

L’euro è scivolato dello 0,06% rispetto al biglietto verde a 1,1019 dollari, ma è rimasto vicino al massimo di oltre quattro mesi di 1,1040 dollari toccato la scorsa settimana. La sterlina, d’altro canto, ha visto pochi cambiamenti a 1,2701 dollari. Nel frattempo, il dollaro australiano e quello neozelandese si sono mantenuti vicino ai rispettivi massimi degli ultimi cinque mesi.

L’indice del dollaro langue mentre l’inflazione scende negli Stati Uniti

L’indice del dollaro si è trovato vicino al minimo di cinque mesi pari a 101,42, toccato la scorsa settimana e attualmente si attesta a 101,65. Dati recenti mostrano che i prezzi statunitensi sono diminuiti a novembre, segnando il primo calo in oltre tre anni e mezzo. Ciò ha portato ad un aumento annuo dell’inflazione sceso ulteriormente al di sotto del 3% e ha aumentato le aspettative del mercato di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a marzo. Anche la recente dichiarazione della Fed, che apre la porta a potenziali tagli dei tassi nel 2024, ha contribuito al declino del dollaro.

“La Fed ha compiuto progressi considerevoli sul fronte dell’inflazione, poiché il tasso core ha iniziato l’anno più vicino a un tasso annuo del 5%, anche se il lavoro non è ancora terminato nel garantire che l’inflazione sia su una traiettoria sostenuta verso l’obiettivo del 2%”, ha affermato Analisti di Wells Fargo.

Lo yen sale mentre il governatore della BOJ suggerisce un cambiamento di politica

In Asia, lo yen è salito dello 0,1% a 142,20 per dollaro, ricevendo ulteriore sostegno dalle dichiarazioni del governatore della BOJ Kazuo Ueda. Ueda ha suggerito la possibilità di un cambiamento politico, affermando che la probabilità di raggiungere l’obiettivo di inflazione della banca centrale è “in graduale aumento”. Ha aggiunto che la BOJ prenderebbe in considerazione la possibilità di cambiare la sua politica se le prospettive di raggiungere in modo sostenibile l’obiettivo del 2% aumentassero “sufficientemente”. Tuttavia, ha chiarito che la BOJ non ha ancora deciso una tempistica specifica per modificare la sua posizione monetaria ultra-espansiva.


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