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Gli attacchi dei militanti sostenuti dall’Iran interrompono le principali rotte marittime e le aziende si adattano di conseguenza

ALIMENTI AB

Il proprietario di Primark sta monitorando da vicino la situazione, ma rassicura che le sue catene di fornitura sono in grado di adattarsi. Un portavoce dell’azienda ha affermato che al momento non vi è motivo di preoccuparsi.

BASF

BASF, l’azienda chimica tedesca, non prevede alcuna interruzione nella fornitura di materie prime o nella distribuzione dei prodotti. Ciononostante, l’azienda sta monitorando attentamente la situazione.

BP (NYSE:BP)

Dal 18 dicembre, la compagnia petrolifera ha temporaneamente sospeso tutti i transiti attraverso il Mar Rosso a causa degli attacchi.

COVESTRO

Il produttore chimico tedesco Covestro ha dichiarato che qualsiasi potenziale aumento dei tempi di transito non avrebbe alcun impatto sulla sua fornitura di prodotti. Tuttavia, se la situazione persiste oltre i 2-3 mesi, la società attiverà piani di mitigazione, compreso l’utilizzo di percorsi alternativi via mare o su strada.

EQUINORE

Equinor, l’azienda norvegese di petrolio e gas, ha dirottato le navi originariamente dirette verso il Mar Rosso.

ESSITÀ

Il produttore svedese di prodotti per l’igiene, Essity, ha un’esposizione limitata al Canale di Suez e pertanto prevede solo un impatto minimo. L’azienda sta monitorando la situazione e rimane in contatto con i fornitori per garantire un flusso continuo di merci.

EUROPRIS

Europris, il rivenditore norvegese, importa una percentuale significativa delle sue merci vendute dall’Asia tramite trasporto marittimo. L’azienda sostiene la decisione delle compagnie di navigazione di reindirizzare le navi e ritiene che i tempi di spedizione più lunghi rientrino nel proprio margine di sicurezza. Non sono previste sfide significative.

GEELY

Geely, la seconda casa automobilistica cinese, prevede ritardi nelle consegne di veicoli elettrici a causa del reindirizzamento delle compagnie di spedizione. La maggior parte delle compagnie di navigazione impiegate da Geely per esportare veicoli elettrici in Europa intendono aggirare il Capo di Buona Speranza.

IKEA

IKEA, il rivenditore di mobili svedese, afferma che la situazione nel Canale di Suez comporterà ritardi e potenziali vincoli di disponibilità per alcuni prodotti. L’azienda sta esplorando attivamente opzioni di fornitura alternative per garantire la disponibilità del prodotto.

KEMIRA

Kemira, l’azienda chimica finlandese, prevede che le decisioni delle compagnie di navigazione di reindirizzare le navi attorno al Capo di Buona Speranza avranno un certo impatto sulle rotte internazionali. Tuttavia, si prevede che l’impatto sarà minimo nel breve termine poiché l’azienda si è preparata alle interruzioni cercando metodi e percorsi di consegna alternativi.

LIDL

Tailwind Shipping Lines, un’unità della catena tedesca di supermercati discount Lidl, sta attualmente navigando intorno al Capo di Buona Speranza per superare i disagi.

MEDIAMARKTSATURNO

Il rivenditore tedesco di elettronica Mediamarktsaturn non prevede che la situazione influenzi la sua catena di fornitura o la disponibilità dei prodotti durante il periodo natalizio. Tuttavia, se le interruzioni dovessero persistere, non si possono escludere effetti isolati sulla disponibilità delle merci a medio termine.

MOSAICO

La società statunitense di fertilizzanti Mosaic ha dirottato alcune spedizioni dirette negli Stati Uniti attorno al Capo di Buona Speranza per evitare interruzioni.

TSMC

TSMC, il principale produttore di chip a contratto al mondo, dispone di un sistema di gestione del rischio aziendale ben consolidato. Dopo la valutazione, la società non prevede un impatto significativo sulle sue operazioni.

VOLKSWAGEN

La Volkswagen, la casa automobilistica tedesca, prevede che le spedizioni richiederanno circa due settimane in più a causa del reindirizzamento. Tuttavia, la società non prevede alcun impatto sulla sua capacità di raggiungere obiettivi globali di vendita all’ingrosso e di produzione.

IDROMASSAGGIO

Whirlpool, un produttore di elettrodomestici, sta monitorando da vicino i problemi logistici nel Mar Rosso, nel Canale di Suez e nella regione più ampia per mitigare i rischi. Attualmente non vi è alcun impatto sulla sua attività.

YARA

Yara, il produttore norvegese di fertilizzanti, riconosce che il Mar Rosso è un’importante via di approvvigionamento. Sebbene l’azienda sia leggermente colpita dalle difficoltà legate ai trasporti pubblici, sta gestendo attivamente la situazione per ridurre al minimo i disagi.


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